Direttore Sanitario Dott. E. Montrucchio
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Prevenzione
Il nostro Centro si occupa della Prevenzione primaria e secondaria del cancro della mammella.
Il Carcinoma mammario colpisce ogni anno in Italia quasi 60.000 donne e costituisce la prima causa di morte nelle donne over 35 anni…...ma, se preso in tempo, non è letale.
Il grafico mostra che il numero delle diagnosi di carcinoma mammario è aumentato costantemente fino a stabilizzarsi negli ultimi anni su livelli però molto elevati (una donna su otto si ammala nella vita di carcinoma mammario), mentre la mortalità è in costante e progressiva diminuzione dagli inizi degli anni 90 ad oggi grazie all’”anticipazione diagnostica”(diagnosi precoce) ed alle terapie (chirurgia, radioterapia, ormonoterapia, chemioterapia, terapia a bersaglio biologico etc..).
L’anticipazione diagnostica, è lo strumento della "Prevenzione secondaria".
Nel grafico che segue si osserva come con l’inizio dei programmi di Screening negli anni 80/90 si è osservata una riduzione della mortalità per ca. mammario che prosegue fino ai giorni nostri
A 5 anni dalla diagnosi l'88% delle donne sono vive. Nel 2023 sono 834.200 le donne che vivono con una diagnosi di ca. mammario (quella che viene chiamata Prevalenza) e solo 15.500 muore per questo tumore..., cioè l'1,86%.... un grande risultato.
Anni 80-90: iniziano i successi
La Mammografia resta il cardine della diagnosi in senologia e costituisce il test dei programmi di Screening.
Dal loro esordio negli anni 80-90, la mortalità per ca. mammella ha iniziato una discesa che continua a progredire tutt’ora.
Più in generale alla fine degli anni 80 l'introduzione di 3 nuovi strumenti medici ha cambiato radicalmente la prognosi del ca. mammario, decretando l'inversione della curva di mortalità:
1) screening
2) terapia adiuvante (chemioterapia)
3) terapia ormonale
Tuttavia la Mammografia ha dei limiti di sensibilità intrinsechi (specie per i "seni densi") che non consentono una buona parte delle diagnosi.
La stima della perdita diagnostica della Mx è stata valutata in numerosi studi che hanno espresso dei range molto ampi e relativi alla densità del seno, in linea generale si può affermare che più il seno è denso meno la mammografia performa.
... se però alla Mammografia affianchiamo altre metodiche come l'Ecografia (in primis) e la Tomosintesi ed eventulmente altre metodiche di approfondimento come la RM o la CEM si possono recuperare la gran parte delle diagnosi "perdute".
La letteratura scientifica degli ultimi 20 anni ha dimostrato che questo approccio in Imaging integrato o "clinico" ha fornito una sensibilità superiore alla sola Mammografia
Berg, Kull, Kolb, Cheng, Buchberger, Kaplan, Cassano, Bae Philipotts, Nothaker, Getu Yinggiiao, Kim, Melnikof, Glechner, Bellini, Veronesi, Ohnuki, Ohuchi, Tagliafico, Elizalde, Chiang, Zeng, Schreer, Moon, etc .....
... perciò se ogni donna viene studiata con Imaging Integrato (mammografia+Tomosintesi+Ecografia) ed in relazione alla densità della sua mammella, la possibilità di diagnosticare un tumore al seno aumenta di molto.
Per aumentare la Sensibilità, la Detection di cancri, ridurre i carcinomi di intervallo, etc, occorre affiancare l'Ecografia alla Mammografia
Così, numerosi autori in tutto il mondo (Berg, Cheng, Di Maggio,Kasahara, Kolb, Buchberger, Kaplan, Bae, Philpotts, Nothacker,etc,etc) hanno dimostrato che affiancando alla Mammografia l’Ecografia ed eventualmente altre metodiche (esempio Tomosintesi, RM, CESM) la sensibilità diagnostica poteva essere assai maggiore “perdendo” così pochissimi tumori. Nel 2014 Bae e Coll pubblicano su Radiology un lavoro di revisione di 329 casi di carcinomi della mammella diagnosticati solo con ECO e con MX negativa. 5 radiologi esperti in senologia hanno rivisitato le 329 mammografie negative per tentare di "recuperare diagnosi perse"...ebbene nell'81% le Mx rimanevano negative e nel 19% si ritrovavano piccoli segni (minimal sign)....con senno di poi.
L'ecografia ha un ruolo strategico nella diagnosi senologica
Tabar in Svezia rilevava che tutti i tumori diagnosticati al di sotto dei 9mm di diametro mostravano una sopravvivenza del 98% a 15 anni.
Se all'esame aggiungiamo anche la Tomosintesi tutti i parametri diagnostici sono destinati a migliorare ulteriormente.
Si attendono i dati dalla letteratura.
E' in corso lo Studio PINK (Fondazione Veronesi+CNR di Pisa) in Italia che si effettua in 12 Ospedali/Centri di Senologia e che fornirà la Sensibilità di questo approccio e la relativa Detection aggiunta alla Mammografia
La Senologica di LaSpezia è capofila del progetto PINK: OGNI DONNA (con esclusione dei Seni adiposi) VIENE STUDIATA CON LE 3 METODICHE INTEGRATE.
Sulla base di queste evidenze e su dati ricavati da un lavoro fatto in IEO su 1258 donne asintomatiche cui era stato diagnosticato un ca. della mammella solo con esami di imaging (MX, ECO) e che a distanza di 5 anni erano vive nel 98,6%, Umberto Veronesi concepì un Progetto che chiamò "Mortalità Zero", che si basava proprio sulla massima ottimizzazine possibile della Diagnosi senologica, utilizzando cioè tutti gli strumenti diagnostici possibili (MX ECO, Tomosintesi, RM, CESM, etc...) integrati in opportuni schemi ed intervalli temporali.
Oggi il progetto è stato ripreso dalla Fondazione Veronesi e dal CNR di Pisa che gestiscono una mole di dati diagnostici provenienti da numerosi fra Ospedali e Università e Centri senologici privati italiani (fra cui la Senologica che ne è stata promotrice) su decine di migliaia di donne, per una durata di almeno 5 anni.
In questo periodo il progetto che ora si chiama PINK (Prevention Imaging Network Knowledge) esaminerà circa 50.000 donne con vari percorsi diagnostici, utilizzando ed armonizzando le varie metodiche in più combinazioni e senza mai fermarsi alla sola mammografia.
L'obiettivo finale è di rilevare qual'è il percorso in grado di "produrre la migliore anticipazione diagnostica".
Le donne che vogliono partecipare possono trovare le informazioni utili sul sito www.pinkstudy.it
Questi dati devono diventare “cultura” per tutte le donne e ci hanno spinto a migliorare l’approccio diagnostico:
"Senologica" effettua: Visita senologica, Mammografia, Ecografia (eventualmente con color-doppler), consulenze (gratuitamente), esame citologico con Agoaspirato eco guidato con la presenza del Patologo, Core-biopsy eco guidata; inoltre si avvale della collaborazione con la Senologia dell’Ospedale della Spezia per la Risonanza Magnetica e la Biopsia vacuum-assistita.
Una volta conclusa la Diagnosi il nostro Centro avvia la paziente alle terapie necessarie avvalendosi della stretta collaborazione con l’Ospedale della Spezia, con lo IEO di Milano e altri ospedali.
.La “Senologica” infatti fa parte della rete oncologica IEO "un medico IEO nella tua città" , che è una “community scientifica” in cui il tumore della mammella costituisce argomento primario e che consente di fruire di visite e consulenze in Milano e La Spezia di alcuni professionisti IEO come il prof. P.Veronesi, il prof. B.Bonanni, la dott.ssa Galimberti, il dott. Cassano, etc…
….presso SENOLOGICA si può effettuare una valutazione del rischio “eredo-familiare” dei tumori femminili grazie alla presenza del Dott. B.Bonanni, direttore della Oncologia Genetica dello IEO e uno dei massimi esperti italiani del campo, riceve una volta al mese, previo appuntamento con la Segreteria.
Le donne che hanno una familiarità per i tumori del seno e/o dell’ovaio sono selezionate dal radiologo e/o dal ginecologo e possono fruire dell’approfondimento da parte del professore.
Di queste, quelle valutate ad “alto rischio” verranno inserite in un programma di “protezione-prevenzione” secondo schemi diagnostici mirati e proposte per terapie dedicate.
per gentile concessione
Dott. Bernardo Bonanni
Direttore Divisione di Prevenzione e Genetica Oncologia IEO
Prevenzione primaria
La Prevenzione primaria riguarda invece il tentativo di “non ammalare” di cancro della mammella e si fonda sostanzialmente sullo stile di vita e sull’alimentazione.
evitano:
40% nuovi casi di CANCRO
50% morti per CANCRO
La recente letteratura scientifica ha evidenziato numerose correlazioni “cancro-alimentazione”, come deriva da una vera e propria nuova branca della scienza dell’alimentazione: la nutraceutica.
L’American Institute Cancer Research (AICR) valuta intorno al 30% la percentuale dei tumori correlati all’alimentazione. Il WCRF (World Cancer Research Fundation) nel suo Decalogo che emette ogni 5/7 anni affida la gran parte della Prevenzione Primaria all’alimentazione.
Con uno stile di vita sano è possibile prevenire almeno un terzo dei tumori.
Lo stress ossidativo e l'infiammazione cronica si correlano con i tumori.
Anche l'obesità interviene nella cancerogenesi di alcuni organi come: mammella, rene, colon, endometrio, esofago.
L'assunzione con la Dieta di alimenti con alto valore ORAC contribuisce a "SPEGNERE L'INFIAMMAZIONE"
In IEO opera un gruppo di ricercatori che si occupa della correlazione "tumori-alimentazione" che fa capo alla dott.ssa Lucilla Titta (progetto Smart-Food).
La dottoressa LucillaTitta visita presso la SENOLOGICA una volta al mese su appuntamento.
Presso la Senologica è attivo un Centro di Nutrizionistica diretto dalla dott.ssa Frontignano, che opera in collaborazione con lo IEO (dott.ssa Titta e Ghelfi), col quale è possibile reimpostare una corretta alimentazione e stile di vita proprio con l’obiettivo della prevenzione primaria dei tumori.
Inoltre, saltuariamente si organizzano corsi di cucina e di educazione alimentare con il dott. M.Bianchi, ricercatore dello IEO e divulgatore scientifico (Sky, etc..).
dal lunedì al venerdì dalle ore 09,00 alle ore 12,00 e dalle ore 15,00 alle ore 18,00 escluso venerdì pomeriggio
al numero 335 69 22 123
Accesso agli studi medici da Corso Nazionale 246 primo piano
scale o ascensore sopra banca Carige
Direttore Sanitario Dott. E. Montrucchio
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